Ai margini della Conferenza Internazionale sul Lago Ciad, iniziata il 26 febbraio ad Abuja, capitale della Nigeria, l’ambasciatore italiano Stefano Pontesilli ha comunicato al segretario esecutivo della Commissione del Bacino del Lago Ciad, Sanusi Imran Abdullahi, che il governo italiano è pronto a offrire fino a 1,6 milioni di euro per finanziare lo studio di fattibilità del grande progetto di trasferimento idrico chiamato Transaqua. Pontesilli ha sottolineato che, benché la comunicazione fosse verbale, è ufficiale e sarà seguita da un atto formale.

Con la decisione italiana, lo studio di fattibilità del progetto di Bonifica SpA è assicurato. L’accordo strategico tra Bonifica SpA e PowerChina, infatti, afferma che la parte cinese metterà in campo tanto quanto sarà offerto dalla parte italiana. Ciò significa che i costi dello studio sono ora coperti e nulla più lo ostacola.

Rispondendo a una domanda dell’EIR a una conferenza stampa, il Ministro nigeriano delle Acque Suleiman Adamu ha affermato che l’offerta italiana è “assai benvenuta” e che essa renderà possibile lo studio di fattibilità. Ha aggiunto che vi dovrà essere una seconda fase, di progettazione più dettagliata.

Alla medesima conferenza, il vicedirettore dell’UNESCO Getachew Engida ha detto di essere “felice che l’Italia stia strigendo le mani” nello sforzo di salvare il Lago Ciad. L’UNESCO patrocinia la conferenza di Abuja assieme al governo nigeriano e alla Commisione del Bacino del Lago Ciad.

Lo studio di Hussein Askary e Jason Ross dal titolo “La Via della Seta in Africa e nell’Africa Sudoccidentale” è stato presentato al vicepresidente nigeriano, il professore Osinbajo, e al citato Ministro Adamu.

Al vicepresidente dell’UNESCO è stato chiesto se concordi con gli europei, che prediligono i piccoli progetti rispetto ai grandi. Engida ha risposto che “benché si abbia bisogno di entrambi, per il Lago Ciad ne serve uno grande. Sono stanco di essere costretto a passare per Londra quando voglio andare da una capitale africana a un’altra”.

La conferenza stampa è riprodotta sulla pagina di {facebook.com} “UNESCO Abuja”.

Ecco le conclusioni della conferenza internazionale sul lago Ciad:

1. Non v’è soluzione al restringimento del Lago Ciad che non preveda il suo riempimento tramite un trasferimento idrico dall’esterno del bacino afferente;

2. Il trasferimento idrico tra bacini acquiferi non è un’opzione ma una necessità;

3. Il Progetto Transaqua, che trasferirebbe l’acqua dagli affluenti destri del fiume Congo per via di un canale lungo 2400 km fino al fiume Chari, è l’opzione fattibile preferita.

Di seguito il video dell’ambasciatore Pontesilli che esprime il sostegno ufficiale al progetto da parte del governo italiano:

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