Nel tentativo di fermare il crollo del Partito Democratico americano, il 24 luglio un gruppo di leader del partito hanno indetto una conferenza stampa a Berryville, in Virginia, per annunciare il nuovo slogan “A Better Deal: Better Skills, Better Jobs, Better Wages” (un Deal migliore, posti di lavoro migliori, salari migliori). In realtà la proposta migliore a questa conferenza stampa è stata quella fatta da Anita Gallagher, del LaRouchePAC, che ha chiesto “non sarebbe il caso di mobilitarsi per il ripristino della legge Glass-Steagall come fece Roosevelt?” suscitando un balletto di approvazione della Sen. Elizabeth Warren (nella foto), prima firmataria del disegno di legge bipartisan per la separazione bancaria al Senato, e lo sguardo seccato dell’ex Speaker della Camera Nancy Pelosi (vedi video qui in fondo).

Sembra che i leader democratici non abbiano imparato nulla dal declino del partito durante gli anni della Presidenza Obama. Lo slogan stesso è ripreso da una campagna promozionale del 1993 a favore del trattato liberista NAFTA (“NAFTA – Exports. Better Jobs, Better Wages”). E’ risaputo da anni che l’accordo NAFTA, promosso da Bill Clinton e dal suo vice Al Gore, col sostegno dei democratici, soprattutto quelli della cosiddetta “terza via”, ovvero finanziati da Wall Street, ha provocato la perdita di milioni di posti di lavoro e la riduzione dei salari. L’abrogazione del NAFTA, e l’opposizione al TTP, sono stati i due punti nella campagna elettorale di Trump, insieme al sostegno alla legge Glass-Steagall, a cui si opponeva Hillary Clinton, che hanno determinato l’elezione di Trump, in quanto la Clinton veniva considerata troppo vicina a Wall Street ed all’establishment.

Anche se i media parlavano di una “robusta ripresa economica” con Obama, gli elettori non ci sono cascati. I milioni di posti di lavoro creati da Obama erano precari, part-time e con salario minimo, e milioni di americani si sono indebitati dopo il crac del 2008. Il divario tra ricchi e poveri in America si è ampliato enormemente, e solo una piccola percentuale è riuscita a fare enormi profitti (almeno sulla carta) con la bolla speculativa, ad esempio in derivati, protetta dalla legge Dodd-Frank, la riforma bancaria di Obama, mentre la maggioranza della popolazione ha perso la casa e il lavoro con la bolla dei mutui subprime.

Negli anni della Presidenza di Obama il Partito Democratico ha perso oltre 1.000 seggi a livello nazionale e statale. Il numero di senatori democratici è sceso da 55 quando Obama fu inaugurato nel gennaio 2009 a 46 oggi, alla Camera da una forte maggioranza di 256 ad una minoranza di 194, e il numero di stati con governatori democratici è sceso da 28 a 16. Ecco perché l’invito a mobilitarsi sulla legge Glass-Steagall è l’unica possibilità di salvezza non solo per i democratici, ma per tutta l’America.

Harley Schlanger

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