L’operazione fraudolenta del Russiagate atta a destituire il Presidente Trump si è rivelata una frode. Ray McGovern e William Binney, due dirigenti dei Veterans Intelligence Professionals for Sanity (VIPS), hanno tenuto lo scorso sabato una conferenza a New York (vedi video), passando in rassegna per il LaRouche PAC le analisi forensi che provano che i calcolatori del Partito Democratico americano non furono piratati, ma che invece alcuni funzionari dell’intelligence fedeli a Obama contribuirono alla falsificazione dei dati sottratti in modo da incolpare la Russia. Lo scopo di questa corruzione era quello di impedire a Trump di stabilire rapporti pacifici e costruttivi con Russia e Cina.

Gli autori del tentato golpe non hanno mollato, tuttavia: essi hanno deciso di ricorrere, con il sostegno dei media, alla carta del razzismo e dello schema gang-countergang di provocazione, per provocare una potenziale guerra civile che potrebbe sfociare in un attentato dei soliti “lupi solitari” contro il Presidente americano.

Il fatto che il Presidente Trump abbia correttamente additato provocatori violenti in ambo le fazioni dispiegate a Charlottesville diventa sempre più chiaro, ogni giorno che passa. È risaputo che sia i suprematisti bianchi che i provocatori dell’Antifa sono controllati dall’FBI. Il tentativo di riprodurre sabato scorso a Boston il caos che si era verificato a Charlottesville la settimana prima è fallito, in quanto solo un pugno di conservatori in marcia per la libertà di parola ha incrociato una folla contrapposta di diecimila manifestanti, tra “anti-nazisti” e “anti-fascisti”. La polizia ha fatto il proprio lavoro, evitando l’errore commesso a Charlottesville di non mantenere separati i due fronti, e ha arrestato trentatré violenti aderenti ai gruppi “Antifa” e “Black Lives Matter” che sfidavano le forze dell’ordine. Il prefetto di Boston William Evans ha parlato di tre categorie di manifestanti presenti in piazza: “Quelli che sono giunti per la manifestazione, quelli che sono venuti per contestarla e quelli che cercavano rogne”.

L’ex ambasciatore presso le Nazioni Unite e leader del movimento per i diritti civili Andrew Young, ha fatto chiarezza nel mare di menzogne diffuse dai media. Parlando alla NBC domenica, ha affermato:

“La gran parte delle istanze con le quali abbiamo a che fare, sono legate alla povertà. Ma ancora si vuole porre tutto in un contesto di differenze razziali”.

Dimostrando la sua superiorità rispetto ai suprematisti bianchi, e la compassione al posto della violenza per cui si batteva Martin Luther King, l’ex sindaco di Atlanta ha spiegato: “La ragione per la quale mi sento a disagio nel condannare gli aderenti al Klan è che essi sono tra i più miseri in assoluto, tra i poveri. Sono gli americani dimenticati. Sono stati usati e abusati e dimenticati. Invece di fornire loro cure sanitarie sostenibili, sono stati loro proposti lavori buoni soltanto per contrarre l’antracosi ai polmoni. Il nostro compito [nel movimento per i diritti civili] non era quello di sottomettere i bianchi. Il nostro compito sarebbe stato quello di migliorare le condizioni di tutti, in modo che tutti potessimo imparare a vivere assieme come fratelli e sorelle, piuttosto che perire assieme come folli”.

Helga Zepp-LaRouche concorda con Young, ritenendo che egli abbia correttamente identificato il vero problema, ma sostiene che spetti a lui, come a tante altre persone, identificare anche la soluzione.

Essa consiste nel credito produttivo che renda possibile posti di lavoro qualificati. Occorre unirsi agli sforzi del nostro movimento internazionale per assicurare che il Presidente Trump mantenga la promessa di aderire alla Iniziativa “Una Cintura, Una Via” (Belt and Road Initiative) avanzata dalla Cina e di adottare le “quattro leggi cardinali” individuate da Lyndon LaRouche: la separazione bancaria, la creazione di una banca nazionale, la creazione di credito produttivo alla maniera di Alexander Hamilton e il rilancio di volani scientifici dell’economia, quali la ricerca sulla fusione nucleare e l’esplorazione umana dello spazio.

Cresce il numero di democratici americani che rifiuta l’operazione del Russiagate, che contesta le spinte per la guerra civile con la tecnica della gang-countergang e che si unirà ai sostenitori di Trump per chiedere il vero sviluppo economico, unica soluzione al caos.

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Ecco il video della conferenza di New York:

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