Dopo che l’Unione Europea ha respinto nuovamente le proposte avanzate dal governo ellenico, il Premier Tsipras ha annunciato che si terrà un referendum il 5 luglio per chiedere alla popolazione se accettare o meno le nuove misure di austerità dell’UE.

A questi sviluppi è dedicata una dichiarazione di Helga Zepp-LaRouche del 28 giugno, dal titolo “siamo tutti greci”. “Non è la Grecia a fallire, ma piuttosto sono la Merkel, Schäuble, la Commissione UE, la BCE ed il Fondo Monetario Internazionale” scrive la signora LaRouche. “Perché mai il governo greco dovrebbe attenersi ad una politica di austerità imposta dall’Unione Europea, che ha già ridotto di un terzo l’economia ellenica, abbassato il tasso di natalità, aumentato quello di mortalità e provocato l’aumento della disoccupazione giovanile al 65%? Una politica definita incompetente perfino dall’FMI e che l’ONU ha condannato come una chiara violazione dei diritti umani. La decisione di Tsipras di non capitolare al terrorismo finanziario dell’Eurogruppo non solo è corretta, ma offre a tutta l’Europa l’opportunità di porre fine alla folle economia da casinò che serve unicamente gli interessi delle banche e degli speculatori, a patto naturalmente che ci siano forze capaci di mobilitare il coraggio morale ed intellettuale per farlo.

“Se dilagherà il panico sui mercati finanziari e crollerà l’economia europea, non sarà colpa della Grecia, ma di tutto il sistema transatlantico che è in bancarotta. Invece di rispondere al crac del 2008 e della bancarotta di Lehman Brothers e dell’AIG regolamentando il sistema bancario e bandendo gli eccessi speculativi, si è operata una gigantesca redistribuzione in cui i debiti del gioco d’azzardo privato sono stati trasformati in debiti pubblici e pagati dai contribuenti coi salvataggi bancari. Nel caso della Grecia, solo il 3% dei cosiddetti “aiuti” è rimasto nel paese; il resto è confluito nelle casse delle banche europee consentendo agli speculatori di danzare ancor più selvaggiamente intorno al vello d’oro. La realtà è che le banche transatlantiche, considerate “too big to fail”, oggi sono il 40% più grosse rispetto al 2008 e la cifra totale dei derivati è arrivata a qualcosa come due milioni di miliardi di dollari. E sono questi che evaporeranno in un crac incontrollabile nel caso di una Grexit”.

Questo spiega perché “la proposta del governo greco per una conferenza sul debito, non solo per la Grecia, ma per tutta l’Europa, sia assolutamente corretta”. La signora LaRouche prosegue chiedendo una drastica riduzione del debito, la separazione bancaria con la riforma Glass-Steagall ed un sistema creditizio che finanzi l’economia reale. “Senza tale riorganizzazione di base del sistema finanziario, e se proseguirà la politica dei salvataggi bancari e del prelievo forzoso (bail-out e bail-in), i risparmi della popolazione in Europa e negli Stati Uniti faranno la stessa fine di quelli dei greci oggi. La solidarietà con la Grecia è la cosa migliore da fare per sé stessi e il proprio futuro! ”