Paul Collier, ex direttore della Banca Mondiale e capo del Centro per gli Studi sulle Economie Africane di Oxford, ha attaccato brutalmente il governo tedesco in un’intervista al quotidiano Die Welt.

Collier è una nostra vecchia conoscenza: perse in un dibattito con Helga Zepp-LaRouche alla Conferenza Nazionale Economica della Nigeria, nel 1997, come ricorderemo in fondo.

Collier accusa la Germania di non aver salvato un solo siriano e di “avere dei morti sulla sua coscienza”. “Chi altri” se non Angela Merkel è responsabile della crisi dei profughi in Europa?

“Fino all’anno scorso i profughi non rappresentavano un grande problema in Europa. Ancora non comprendo come la Sig.ra Merkel abbia agito così. Ha decisamente caricato la Germania e l’Europa di un gigantesco problema, che non può essere risolto così agevolmente”.

Per lui centinaia di milioni di rifugiati marceranno verso l’Europa e saranno inarrestabili. “Specialmente nel Mali e nel Niger la situazione è già assai instabile. Ed ecco che la Cancelliera della Germania chiede che vengano spalancate le porte dell’Europa”.

L’agente britannico si tradisce in qualche modo, poiché cita la regione del Sahel, nella quale, servendo gli interessi coloniali di Sua Maestà, personalmente fece campagna per impedirne lo sviluppo.

Alla conferenza del 1997 fu sfidato dalla prospettiva per lo sviluppo della regione del Sahel che era stata presentata da Helga Zepp-LaRouche. Entrambi erano relatori invitati ad Abuja, in Nigeria, dal governo nigeriano. La moglie di Lyndon LaRouche parlò del Ponte Terrestre Eurasiatico e, in tale contesto, del progetto Transaqua, progetto chiave per trasformare il panorama economico dell’Africa centrale e risolvere la crisi del Sahel.

“La realizzazione del progetto Transaqua e di simili grandi progetti può trasformare la dinamica economica dell’Africa nel giro di poco tempo, e l’Africa presto non sarà più il bersaglio delle guerre delle forze imperialiste, che vogliono sfruttare le sue materie prime a basso costo, ma può diventare il più grande esportatore di cibo nel mondo e sviluppare così le proprie risorse economiche in modo da poter trasformare le proprie materie prime e costruire le proprie industrie il più in fretta possibile”, disse Helga Zepp-LaRouche.

Collier, parlando dopo di lei, commentò livido che “vi sono ciarlatani che promettono prosperità”. “State attenti a non accettare l’idea sbagliata”, scongiurò (vedi).

Fortunatamente quel giorno e in seguito il governo nigeriano ha dato più ascolto a Helga Zepp-LaRouche che a Collier.

Tornando all’intervista per Die Welt, Collier propone la sua versione del “Piano Marshall” per il Medio Oriente e l’Africa: campi di lavoro per schiavi. Come? Trasferendo le imprese tedesche in Africa, ma senza costruire infrastrutture. “Non serve essere un fisico nucleare per lavorare in un capannone”.