Helga Zepp-LaRouche ha ironizzato sui sedicenti leader del mondo transatlantico in un articolo del 19 novembre, il giorno dopo gli incontri tra il Presidente uscente Obama, la cui eredità è appena andata in fumo alle elezioni presidenziali americane, e i capi di stato e di governo di Germania, Francia, Regno Unito, Italia e Spagna, a Berlino.
“L’isteria che caratterizzava gli ambienti e i media atlantisti già prima delle elezioni americane, e che ha assunto dimensioni senza precedenti dopo la vittoria di Donald Trump, richiede un’analisi clinica dello stato mentale e della concezione di democrazia di queste persone. Evidentemente avrebbero preferito una Presidente Hillary Clinton e la terza guerra mondiale a causa della sua politica in Siria, alla possibilità di migliorare i rapporti russo-americani, benché questi ultimi siano indispensabili per mantenere la pace e trovare una soluzione positiva in Siria ed Ucraina”.

“È davvero indicativo: dopo che il Presidente Obama, ormai ripudiato, è riuscito a trovare tre giorni da trascorrere all’Hotel Adlon a Berlino, per cenare e discutere con la sua amica Angela Merkel, e poi tenere un mini-vertice degli autoproclamati ‘sei’, i due hanno deciso, insieme agli altri quattro leader il cui destino politico è molto incerto (François Hollande, con una percentuale di approvazione del 7%, Matteo Renzi che con grande probabilità perderà il referendum del 4 dicembre, Mariano Rajoy tappabuchi a capo di un governo di minoranza e la sventurata Theresa May) di rinnovare le sanzioni contro la Russia per un anno. Quindi hanno proceduto col nominare se stessi il quasi direttorio dell’UE e di decretare una politica a cui si oppone oltre la metà dei Paesi membri, il che non promuoverà certo la coesione dell’Unione Europea”.
“I ‘sei’ selezionati non hanno evidentemente compreso che la loro variante di politica neo-liberista contro Russia e Cina è stata rifiutata sia col referendum sulla Brexit il giugno scorso sia con le elezioni presidenziali americane. Non hanno compreso che nel mondo transatlantico si è sviluppata una situazione che ricorda la Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti d’America: ‘che ogni qualvolta una qualsiasi forma di governo tende a negare questi fini, il popolo ha diritto di mutarla o abolirla e di istituire un nuovo governo fondato su tali principii e di organizzarne i poteri nella forma che sembri al popolo meglio atta a procurare la sua Sicurezza e la sua Felicità’. La ‘lunga serie di abusi e di malversazioni’ citata nella Dichiarazione di Indipendenza corrisponde esattamente all’esperienza che coloro che Hillary Clinton ha definito un ‘mucchio di miserabili’ hanno dovuto sopportare a causa della politica di Obama e che non volevano continuare a sopportare sotto la Clinton.

“I ‘sei’ autoproclamati, e ancor di più quei rappresentanti del media che pronunciano minacce a Trump camuffate da umorismo, sono così convinti della propria ideologia da non riuscire ad afferrare le dimensioni della legge naturale nel profondo cambiamento in corso”.

Helga Zepp-LaRouche prosegue illustrando tale cambiamento oceanico, evidenziato dal vertice dell’APEC appena iniziato in Perù e dalla visita del Presidente Xi Jinping in Sud America, dopo la sconfitta dei tentativi di Obama di imporre il suo trattato transpacifico (TPP) in funzione anti-cinese.