Alla vigilia dell’Assemblea Generale dell’ONU che si aprirà il 18 settembre, lo Schiller Institute ha indetto una conferenza a New York per sollecitare un’alleanza che debelli la minaccia di una guerra mondiale e costruisca un futuro condiviso dell’umanità.

La manifestazione è stata aperta da Helga Zepp-LaRouche, presidente internazionale dello Schiller Institute (SI), sfidando il pubblico a considerare che il mondo è arrivato a un punctum saliens della storia universale in cui si deciderà se l’umanità abbia la forza morale di sopravvivere.

Hanno raccolto l’appello di Helga Zepp-LaRouche Dmitrij Polyanskij, vice rappresentante permanente della Federazione Russa presso le Nazioni Unite; il dott. Xu Wenhong, autorevole membro del centro dedicato alla One Belt One Road presso l’Accademia delle Scienze cinese; James Jatras, ex diplomatico americano; il senatore della Virginia Richard Black; lo stratega politico repubblicano Roger Stone e, infine, Jason Ross, co-autore del rapporto speciale dello Schiller Institute Extending the New Silk Road to West Asia and Africa: A Vision of an Economic Renaissance (“Estendere la Nuova Via della Seta all’Asia Occidentale e all’Africa: una visione per un rinascimento economico”).

Il dialogo tra i relatori è stato all’altezza del momento storico e del pericolo di una deflagrazione globale che potrebbe essere innescata, per esempio, dalla crisi siriana, dove le potenze occidentali hanno minacciato un intervento militare con il pretesto di un attacco chimico attribuito alle forze armate siriane.

Le stesse forze in campo angloamericano, che sono intente a impedire il miglioramento dei rapporti con Russia e Cina – ha denunciato la signora LaRouche –, hanno intensificato la campagna per estromettere Trump, in un modo o nell’altro. Esse fanno gli straordinari per assicurare una vittoria democratica alle elezioni di novembre tale da garantire voti sufficienti per iniziare la procedura di impeachment alla Camera. Allo stesso tempo la bomba dei mercati finanziari è innescata e potrebbe esplodere con conseguenze catastrofiche.

Ma v’è anche un nuovo mondo che sta emergendo a grande velocità attorno alla Belt and Road Initiative (BRI). Helga Zepp-LaRouche ha citato il recente vertice sino-africano e la prospettiva che l’Africa diventi “la nuova Cina con caratteristiche africane”, come pure il riallineamento strategico a favore dello sviluppo, che si è manifestato al Forum Economico Orientale di Vladivostok. Nel contesto della BRI, India e Pakistan stanno facendo progressi verso il superamento del loro storico conflitto.

Il grande interrogativo in questo momento saliente è: quale strada sceglieranno gli Stati Uniti e l’Europa? Continueranno con la linea dello scontro e col tentativo di salvare un sistema morente, o si uniranno al paradigma del mutuo sviluppo (win-win) e di rapporti pacifici?

Pubblichiamo di seguito il video dell’intervento della signora LaRouche alla conferenza di New York:

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