Roberta Pinotti, Ministro della Difesa, ha annunciato venerdì che l’Italia invierà 140 soldati in Lituania nell’ambito degli accordi presi durante il vertice della NATO a Varsavia. Anche se il Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha ribadito che non si tratta di una manovra aggressiva nei confronti della Russia, molti italiani, oltre ovviamente agli stessi russi, la vedono in modo diverso.

La portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, intervistata dall’ANSA, ha dichiarato che “Le politiche della NATO sono distruttive. L’Alleanza si sta adoperando per creare nuovi fronti di divisione in Europa invece di costruire profondi e solidi rapporti di buon vicinato”.

Il Giornale ha ironicamente paragonato la decisione con la Campagna di Russia di Mussolini del ’41 titolando: “Soldati italiani contro Putin. Renzi ci trascina alla campagna di Russia”.

Rimanendo in tema, il console ucraino a Milano ha inviato una lettera di protesta ad alcuni consiglieri regionali che hanno visitato la Crimea nei giorni passati, trasformando un evento di scarsa rilevanza in una disputa diplomatica. La lettera viola il protocollo in quanto, secondo le regole, sarebbe dovuta partire dal Ministero degli Esteri ucraino indirizzata al nostro Ministero degli Esteri.

I consiglieri sono stati accompagnati da un gruppo di imprenditori e sono stati ricevuti dalle più alte cariche della Crimea. Dell’incontro riferisce Sputnik mentre la stampa italiana ha preferito trascurare la notizia. Tra le iniziative economiche proposte, la creazione di un nuovo vino italo-crimeano.