Il Presidente dell’Organizzazione iraniana per l’Energia Atomica, Ali Akbar Salehi, ha annunciato ai giornalisti riuniti il 6 luglio che l’Iran vorrebbe seriamente entrare in ITER, per contribuire allo studio della fusione nucleare. Ha dichiarato: “nella mia visita dell’ultima settimana a Parigi, abbiamo discusso della possibilità che l’Iran entri in ITER, e altri membri hanno dato il benvenuto alla possibile adesione dell’Iran”. Come riferisce en.mehrnews.com, non ha fornito ulteriori dettagli, ma ha detto che ci saranno progressi nei termini tecnici dell’operazione.

L’accordo sul nucleare firmato il 14 luglio 2015 tra Iran e le nazioni P5+ (Cina, Francia, Germania, Russia e Stati Uniti) prevede una possibilità che l’Iran partecipi a ITER.

In un’intervista pubblicata il 18 settembre 2015 dal settimanale EIR, il dott. Mahmood Ghoranneviss, scienziato iraniano della fusione, fondatore del Centro iraniano di Ricerca per la Fisica del Plasma, descrive la ricerca condotta dal suo Paese nei plasmi di fusione e le aree di ricerca che potrebbero essere applicabili al più grande progetto di ITER.