Discutendo mercoledì scorso con alcuni colleghi del LaRouche PAC, Lyndon LaRouche ha ribadito l’urgenza di intervenire prima del collasso definitivo del sistema finanziario transatlantico, con una modalità simile a quella adottata dal Presidente americano Franklin D. Roosevelt nel sottomettere Wall Street.

“Se Wall Street crollerà nel panico, la forza distruttiva e caotica potrebbe portare alla morte e alla distruzione, negli Stati Uniti e nel mondo. Il sistema di Wall Street deve essere rimpiazzato, prima che vi uccida”, ha dichiarato.

Agendo in Siria, il Presidente russo Vladimir Putin ha creato uno spazio di possibilità per questo genere di azioni d’urgenza. Obama è in via di accantonamento, anche se la sua rimozione non è ancora certa. Anche negli Stati Uniti gli ambienti più sani si stanno avvicinando a Putin, nel senso di un’opposizione diretta ad Obama. Le azioni di Putin hanno un effetto benefico. I sauditi sono in grande difficoltà, come dimostra la lettera del vecchio principe saudita che passa di mano in mano presso la famiglia reale, con la quale l’uomo sfida il processo di successione dinastica e indica le politiche fallimentari del Re Salman e del suo dannato figlio, il principe Mohammed bin-Salman.

In queste circostanze, come sappiamo, possiamo aspettarci ogni genere di reazione malvagia e disperata dal narcisista-in-capo Barack Obama, forse in proporzione inversa alla debolezza della situazione in cui si trova.

La sua destituzione rimane una priorità e la possibilità politica di tale misura è ancora maggiore, in questo momento. Se accennasse a una qualunque mossa o misura di guerra, o a qualche provocazione, dovrebbe essere immediatamente destituito ai sensi del XXV emendamento costituzionale. Bisogna che si senta la spada di Damocle sulla testa.

Anche la caduta del Presidente della Camera John Boehner è prova della precarietà di Obama, ed indica la disintegrazione del Congresso come istituzione efficiente del sistema costituzionale federale degli Stati Uniti. L’istituzione presidenziale deve essere rinnovata, a partire dall’allontanamento di Barack Obama.

Wall Street deve essere chiusa, tramite la separazione bancaria e altre misure correlate, così come le adottò Roosevelt. Le azioni di Putin aprono a questa possibilità, prima che Wall Street imploda ed esploda il caos. Obama è debole, ora; è alle corde, ma occorre un’azione efficace perché sia colta fino in fondo la possibilità che ci è offerta.

Wall Street è un maleodorante morto che cammina; anche solo l’odore può uccidervi. Chiudiamola ora.