Gli sviluppi delle ultime due settimane ci hanno drammaticamente ricordato che il mondo si trova sull’orlo di una guerra generale che potrebbe rapidamente diventare termonucleare. Lo sfondo rimane quello che i grandi media non riportano, e cioè che l’oligarchia transatlantica e il suo sistema sono segnati. Si considerino i seguenti elementi:

  • Alla Quarta Conferenza Internazionale sulla Sicurezza a Mosca, il 18-19 aprile, i leader russi, tra cui il ministro degli Esteri Lavrov, hanno ribadito con chiarezza che il dispiegamento di sistemi anti-missili balistici in Europa orientale da parte della NATO costituisce la minaccia di un primo colpo contro la Russia.
  • In un editoriale congiunto pubblicato sul New York Times del 19 aprile, sotto il titolo “Come evitare una guerra mondiale”, il generale dei Marines in congedo James E. Cartwright, ex Vice capo degli Stati Maggiori Riuniti, e il gen. Vladimir Dvorkin, ex capo dell’istituto di ricerca delle Forze Missilistiche Strategiche russe, hanno ammonito che il crollo delle comunicazioni tra Washington e Mosca che si trascina dal golpe in Ucraina nel febbraio 2014 ha aumentato il pericolo di guerra nucleare.
    Sia gli USA che la Russia hanno un piano di “launch on warning” per un immediato secondo colpo termonucleare nel caso che venga rilevato un primo colpo in arrivo, e senza i giusti canali di comunicazione e una distensione dei rapporti tra le superpotenze, il rischio di un lancio accidentale o per errore di calcolo è oggi forse più grande che mai.
  • Il Pentagono sta espandendo e alterando radicalmente la propria strategia reintegrando i bombardieri B1 a lungo raggio con armi convenzionali e con armi nucleari strategiche. In aggiunta, gli USA stanno sviluppando una nuova generazione di armi nucleari tattiche da dispiegare in Europa e impiegabili sui bombardieri stealth e su droni armati con missili da crociera. Queste due azioni fanno svanire le linee di confine tra la guerra convenzionale e quella nucleare, così aumentando sensibilmente il pericolo di uso di armi nucleari in Eurasia. Inoltre, esse corrispondono a piani di primo colpo contro la Russia, facendo uso di una combinazione di capacità convenzionali, nucleari e di difesa missilistica, nel calcolo folle che gli USA possano sopravvivere ad una guerra nucleare.
  • Col pieno sostegno di Washington e Londra, le stesse forze saudite che sono complici negli attacchi dell’undici settembre, sono impegnate in una guerra contro il vicino Yemen, in un’alleanza de facto con Al Qaeda. Quando fu annunciato il successo nei negoziati con l’Iran, all’inizio del mese, LaRouche ammonì che l’accordo avrebbe fatto scatenare la guerra, a meno che non fossero fermati i sauditi.

Negli Stati Uniti, il LaRouche Political Action Committee ha intensificato la campagna per la rimozione di Barack Obama dalla presidenza, come passo immediato e necessario per evitare la guerra mondiale.

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