Da quando ha annunciato la sua intenzione di candidarsi alla

presidenza francese il 4 aprile, Jacques Cheminade e il suo staff

stanno conducendo un’intensa campagna, in particolare nelle aree

rurali del paese, in cui i sindaci sono più indipendenti dalle

strutture di potere e dagli ordini emessi da Parigi e dai boss di

partito.

Quest’anno, come ha sottolineato Cheminade, i sindaci che nel 2012

sostennero la sua candidatura o stavano per farlo, sono molto più

convinti delle sue idee e dei suoi programmi, e vedono l’urgenza

di elevare il dibattito nazionale, che è a un livello bassissimo.

La scorsa settimana Cheminade è stato nel dipartimento della

Dordogne, nel sud ovest della Francia, per un incontro pubblico a

Lembras organizzato dal sindaco Michel Terreaux. La stazione

radiofonica France Bleu Périgord ha chiesto a Terreaux,

se non temesse di “sprecare” la sua firma promuovendo un candidato

che non ha alcuna possibilità di vincere. “No, niente affatto”, ha

risposto Terreaux; “meglio votare per le persone in cui credi che

votare per un’etichetta, come una pecora… sono lieto che

qualcuno come Jacques Cheminade potrà avere la possibilità di far

sentire il suo messaggio.”

Sud-Ouest, il principale quotidiano nella regione che va

da Biarritz a La Rochelle, ha pubblicato un articolo sottolineando

la determinazione dei sindaci che sostengono Cheminade. E citando

anch’esso Terreaux, che ricorda che nel 2012 ha “ricevuto i

rappresentanti di tutti i candidati. Quelli di Jacques Cheminade

si sono distingi dagli altri.” Terreaux, nota l’articolo, “un ex

dipendente di banca, è stato convinto dalla campagna del candidato

contro la finanzia internazionale ed è ‘orgoglioso’ di

sponsorizzare la sua candidatura.” Terreaux si è lamentato del

fatto che “siamo un mucchio di persone servili che dicono sempre

di sì. Gli ordini vengono da Bruxelles e vengono passati fino a

noi nei paesi. Sono disgustato dallo stato di sottomissione in cui

ci troviamo.”

L’articolo cita anche Yves Veyrac, sindaco di Montaut: “Sono un

agricoltore. I prezzi sono molto bassi mentre al contempo, in

borsa, si specula su prodotti virtuali. Si fanno i soldi premendo

un tasto del computer. È uno scandalo!” Veyrac aggiunge che

Cheminade è il candidato che “mette l’economia al servizio

dell’uomo”, facendo a meno della lotta di classe.