Mai nella storia l’elezione democratica di un Presidente degli Stati Uniti ha suscitato tanto rumore e tanta opposizione in Europa. Per Helga Zepp-LaRouche, che parlava a una conferenza dello Schiller Institute a New York il 4 febbraio, le reazioni violente riflettono il fatto che l’ordine mondiale neo-liberista “è finito e non tornerà più”. Le prime manifestazioni di questo sono state il voto per la Brexit e il No al referendum in Italia, che avrebbe conferito più potere all’UE.

Quanto alle proteste contro Trump negli Stati Uniti, che includono anche manifestazioni violente e minacce di assassinio, e l’ondata senza precedenti di propaganda di odio contro il nuovo Presidente, la signora LaRouche ritiene che facciano parte del tentativo di avviare una rivoluzione colorata negli Stati Uniti.

A questo punto, ha detto, alcune delle sue politiche sembrano buone, altre sono chiaramente problematiche. Tra gli aspetti positivi c’è il miglioramento dei rapporti con la Russia, che ha fatto infuriare i rappresentanti della fazione geopolitica unipolare. Verso la Cina, la sua politica non è altrettanto chiara, ma ci si attende che metterà fine alle provocazioni militari del suo predecessore. Costruire un muro al confine con il Messico, invece, non ha senso.

La sospensione per novanta giorni degli ingressi negli Stati Uniti da sette Paesi musulmani ha “provocato un’ondata di proteste in Europa, ma che ipocrisia! I politici europei si sono sentiti in obbligo di dare lezioni a Trump sui diritti umani… due pesi e due misure!” Dopo tutto, ha ricordato, l’UE cerca di impedire da lungo tempo ai profughi di entrare in Europa. “Solo nel 2016, oltre cinquemila persone sono annegate nel Mediterraneo” stando a dati ufficiali, anche se sono sicuramente molte di più; mentre vengono eretti muri e fili spinati per impedire alle persone di entrare.

Inoltre, l’UE non si sta occupando delle oltre centomila persone nei campi per profughi in Grecia, o nei Balcani, che non hanno il riscaldamento o cibo a sufficienza. Ora, “dopo il dubbio accordo con la Turchia”, l’UE ha “deciso di fare un accordo con la Libia, la Libia che non ha nemmeno un governo chiaramente definito, in cui le milizie si combattono, e di addestrarne la Guardia Costiera. Perfino il primo canale della TV tedesca, nel programma Monitor, ha detto che questo è un accordo con trafficanti di uomini e torturatori, milizie in competizione che sono assolutamente criminali, e con queste persone l’UE cerca di risolvere il problema dei profughi”.

Sarebbe molto meglio, secondo la signora LaRouche, se l’Europa si unisse a Cina, Giappone e India nel cercare di sviluppare il continente africano e il Medio Oriente.

Si potrebbe aggiungere che i leader e media europei che attaccano Trump perché è anti-musulmano non hanno detto una parola quando il Presidente Obama uccideva o mutilava migliaia di musulmani, direttamente o per procura, in Iraq, Libia, Siria e ora, in modo particolarmente orrendo, nello Yemen.