Il 7 maggio Emmanuel Macron è stato eletto Presidente della Francia con il 65,8% dei voti contro il 34,2% di Marine Le Pen. Come afferma tuttavia l’ex candidato Jacques Cheminade in una dichiarazione, ci aspettano tempi difficili, perché nessuno dei due candidati ha proposto i cambiamenti fondamentali oggi richiesti.
I risultati mostrano la profonda divisione nel Paese. Primo, l’astensionismo ha toccato la quota record del 25,3%, la più alta dal 1969. Secondo, il numero di schede bianche e nulle ha raggiunto l’8,9%, corrispondente a circa 4,2 milioni di francesi che sono andati a votare per protesta. Le due quote costituiscono assieme un terzo dell’elettorato.
Inoltre, ben il 64% di coloro che hanno votato Macron al secondo turno lo hanno fatto per impedire l’elezione della Le Pen, e il 50% di coloro che hanno votato Le Pen lo hanno fatto per votare contro Macron.
Il terzo turno del processo elettorale si avrà a giugno, con le elezioni parlamentari.
In un breve videomessaggio, Jacques Cheminade ha evocato la sua road map per la Francia.
“Il dibattito presidenziale non è stato all’altezza della posta in gioco. Tutti sanno che da quando Emmanuel Macron lanciò il movimento ‘En Marche’, il 6 aprile 2016, egli è stato promosso dai media assieme a Marine Le Pen come complemento. Per i mercati finanziari ha funzionato, e ora ci rimane questa situazione.
Ciononostante, Cheminade esorta Macron a partecipare al prossimo vertice sulla Via della Seta a Pechino, e a lanciare una politica per lo sviluppo dell’Africa.
“Il 61% dei francesi non vogliono che Macron abbia una maggioranza in Parlamento, Queste elezioni rappresentano per noi un’occasione per introdurre idee e una visione per la Francia, tessere una rete e costruire un vero movimento politico. Non una sorta di minestrone in cui si dice alla gente ciò che vuole sentirsi dire e poi, spento il microfono, si servono i mercati”.
Jacques Cheminade:
“Macron deve andare alla conferenza di Pechino il 14 maggio”
Jacques Cheminade intervistato da RT
“Macron con la plebe, Micron con l’alta finanza”