Lo “sportello” di MoviSol per la ripresa economica è ricomparso a Bologna, ieri pomeriggio, prima nella piazzetta ai piedi della statua equestre dedicata a Giuseppe Garibaldi, ove alcuni passanti hanno condiviso la preoccupazione per la crisi strategica in Ucraina e l’urgenza della separazione bancaria, quindi in Piazza Maggiore, laddove è sorta una lunga e intensa discussione con un gruppo di cittadini, sugli aspetti storici della crisi finanziaria, sul confronto tra la “teoria morale” alla base del liberismo e la teoria della felicità di Leibniz che ispirò i rivoluzionari americani, e sul programma strategico del nostro movimento internazionale per la ripresa economica insieme ai BRICS.

Un nuovo pannello esposto, comprendente due riproduzioni dei dipinti “La parabola dei ciechi” di Pieter Bruegel il Vecchio (ca. 1568) e “Aristotele contempla un busto di Omero” di Rembrandt (1653), è servito di supporto per alcune discussioni di carattere epistemologico.




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La parabola dei ciechi, ovvero “Mario Draghi ci sta salvando”




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Nella “teoria morale” di Adam Smith la virtù pubblica è la somma dei vizi privati, il soddisfacimento dei quali è il motore degli scambi. L’appagamento dei sensi è l’orizzonte delle azioni umane e i sensi sono l’esclusivo fondamento della conoscenza.

L’empirista Aristotele si interroga sul mistero per cui Omero, pur essendo cieco, abbia potuto conoscere, ancor prima di descriverli, la città di Troia e gli innumerevoli luoghi dell’Odissea.