Introduzione

Il presente dossier è l’integrazione con contributi italiani alla traduzione del rapporto dell’Executive Intelligence Review pubblicato in occasione della LXXIV sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che è stata preceduta da un Vertice sul Clima indetto dal loro Segretario Generale.

L’intenzione dichiarata del Vertice è stata quella di “affrontare l’emergenza climatica” con “uno sforzo senza precedenti da parte di tutti i settori della società”.

Tale sforzo senza precedenti per la “riduzione delle emissioni di CO2” sarebbe non soltanto costoso, ma anche letale. Negare al mondo i modi efficienti di produzione dell’energia di cui ha bisogno porterebbe necessariamente alla perdita di milioni di vite umane e all’impoverimento di milioni di altre.

Questo esito è intenzionale.

Vi invitiamo a leggere questo dossier per acquisire una conoscenza personale della storia oscura del movimento ambientalista. In questo modo potrete comprendere il motivo per il quale i massimi poteri della finanza internazionale stiano con solerzia sostenendo i movimenti che incoraggiano l’odierna “isteria climatica”. Avrete a disposizione dati utili a confutare la pretesa certezza dell’imminente cataclisma planetario di qui a dodici anni e godrete di una migliore conoscenza della complessità del clima terrestre, inserito com’è nel contesto delle influenze solari, planetarie e cosmiche.

Ciò che è ancora più importante, coglierete il potenziale immenso di trasformazione epocale insito in questo momento storico.

Siamo infatti all’alba di un Nuovo Paradigma di relazioni internazionali e tra popoli, nel quale il mutuo sviluppo (win-win cooperation) potrà soppiantare definitivamente i rapporti conflittuali che hanno caratterizzato la presenza e la successione degli imperi, vero morbo dell’umanità ora operante nella forma dell’Impero Britannico.

Ponendo fine all’ossessione imperiale per le azioni di contenimento della crescita e dello sviluppo al fine di mantenere lo status quo di una gerarchia di potenze e la preminenza nella cultura di un’immagine bestiale dell’umanità, potremo scatenare un processo di crescita economica, scientifica e culturale capace di caratterizzarci come membri della più bella specie presente sul pianeta, come esseri umani nella pienezza delle nostre facoltà.

L’unicità di questo potenziale creativo è al centro del primo articolo di questo dossier, un appello internazionale alla gioventù della fondatrice dello Schiller Institute, Helga Zepp-LaRouche, con il quale ha indetto alcune manifestazioni a livello planetario.

L’appello afferma che i giovani dovrebbero sì riunirsi, ma per riconoscere che questa “paura che il cielo cada sulle nostre teste” è contraria alla vera identità dell’uomo, che è una specie capace di estendere la propria presenza addirittura al di fuori dell’atmosfera terrestre e, sviluppando l’adeguata tecnologia spaziale, risolvere ogni problema (anche sulla Terra) e superare ogni limite.